L’etimologia del nome Val Visdende può essere ricondotta a diverse interpretazioni. Dal latino vallis videnda “valle che merita di essere vista” oppure dal latino vices ossia dall’avvicendamento nella custodia del bestiame qui praticato nei secoli passati. Secondo alcuni invece deriva dal tedesco Wieste Ende “prato di confine”.
Lo sviluppo della valle è legato alle attività di transumanza del bestiame. All’inizio della buona stagione i pastori si spostavano con le famiglie e gli animali nei ricchi pascoli alti per rimanerci fino all’autunno. Nacquero così i primi villaggi disseminati in tutta l’area che consistevano in aggregati di dimore temporanee quasi tutte di legno, destinate ad abitazione e ricovero per gli animali oggi riconducibili a Pramarino, Pra della Fratta, Costa Zucco, Costa d’Antola e Cimacanale. Le antiche costruzioni erano spesso affiancate dagli ambienti per la lavorazione del latte. Le casere o malghe erano invece delle strutture appositamente concepite per accogliere gli animali di svariate famiglie e per la lavorazione dei prodotti caseari.
Un cartello all´ingresso della valle recita: “Tempio di Dio Inno al Creatore“, tale affermazione è da ricondursi al Vescovo Muccin che definì così la vallata in occasione della Festa Nazionale della Montagna tenutasi nell’agosto del 1966. Indimenticabile fu poi la Santa Messa celebrata da Papa Giovanni Paolo II il 12 luglio 1987 nella chiesetta “Madonna delle Nevi” a Pra Marino. Nello stesso anno il 20 luglio il Papa salì sul Monte Peralba ed una lapide ne ricorda l’avvenimento. Altre visite illustri sono state quella dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini e ritornando indietro nel tempo la valle ospitò anche, nel 1906, alcuni allenamenti che il principe Scipione Borghese effettuò con la sua vettura in vista del raid Pechino-Parigi essendo stata giudicata simile, per la sua morfologia, a certi territori in Cina. La prima visitatrice che rese famosa la valle fu però la Regina Margherita che la visitò nel 1882 in compagnia del figlio Vittorio Emanuele principe di Napoli.
Sul Monte Peralba nasce il Fiume Piave. Lunga la diatriba fra il Comune di Sappada e la Val Comelico, dove si trova la Val Visdende, in quanto il fiume ha due sorgenti che confluiscono dando vita al Piave. Lungo la Val Visdende scende il cosiddetto Piave di Visdende o Cordevole che nasce poco distante dalle pendici meridionali del Monte Peralba, nel comune di Sappada, dove invece scaturisce quello che viene chiamato Piave.