Montagne
La Val Visdende è una valle alpina compresa tra i 1250 ed i 2600 metri racchiusa in una cerchia di monti di varia natura geologica. La vallata è formata dalla confluenza tra il torrente Cordevole, o Piave di Visdende, e il torrente Londo. Si estende al confine con l’austriaca Valle del Gail, la Val di Sesis (Sappada) e le altre valli del Comelico presentando numerosi valichi, non transitabili con mezzi a motore, che consentono il collegamento con le zone limitrofe e di cui i principali sono: Passo Palombino per la Val Digon – Comelico Superiore; Sella di Col Caneva per la Val Sesis–Sappada; Forcella Dignas e Passo dell’Oregone per l’Austria. A nord la valle è limitata da un tratto delle Alpi Carniche che segnano il confine italo austriaco: Monte Palombino (2.600 m); Crode dei Longerin, (2.571 m), Tap de Cadene (2.482 m); altre vette lungo la cresta sono la Croda Nera (2.438 m), il Monte Cecido (2.422 m), il Monte Vancomun (2.580 m), il Monte Antola (2.524 m) ed il Monte Pietra Bianca (2.578 m). Ad est la conca di Visdende si apre nei due valichi dell’Oregone (2.280 m) e di Col di Cerneva (1.936 m) fra i quali si trova il Peralba (2.694 m) conosciuto in quanto sulle pendici si trova la sorgente del Piave. A sud la vallata è chiusa dal gruppo dolomitico del Monte Rinaldo (2.471 m) e delle Crode di Longerin coronato da numerose punte e che si prolunga verso sud fino ai monti San Daniele (2.229 m), Schiaron (2.246 m) e Curiè (2.085 m)
Vegetazione
Punto di forza e patrimonio inestimabile è la vegetazione della Val Visdende che si può suddividere in due zone: quella compresa fino ai 2000 metri dove si trovano conifere sempreverdi come l’abete rosso e l’abete bianco ed esemplari caducifogli come il larice, che però è limitato rispetto all’abbondanza di abeti. Salendo più in alto le piante caratteristiche sono l’ontano verde, nei terreni a forte capacità idrica, ed il pino mugo in quelli dove le condizioni di umidità sono meno favorevoli. In primavera nel fondovalle si può ammirare la fioritura dei crochi, ranuncoli, primule e viole.
Animali
Oltre agli animali da allevamento, come mucche e cavalli, che pascolano liberamente nei numerosi prati, l’habitat è ricco di molte specie selvatiche. Di primo mattino, lontano da occhi indiscreti, scendono a valle cervi e caprioli che d’inverno lasciano sulla neve le loro inconfondibili tracce. Variegate anche le tipologie di uccelli come rondini, balestrucci, merli, codirossi spazzacamino, rondini montane, ballerine bianche oltre agli uccelli comuni che cantano nascosti fra le fronde degli alberi nei periodi più caldi come gli scriccioli, i pettorossi e i merli. Osservando il torrente Cordevole è possibile scorgere il merlo acquiolo e la ballerina gialla, le sue acque sono abitate da trote e toporagno d’acqua oltre che da rane e rospi. Di notte i rapaci notturni la fanno da padroni come i picchi, le civette e il gallo cedrone. Ad altitudini più alte non è raro scorgere le marmotte, i camosci, le poaine e le lepri alpine. Infine non manca la regina: l’aquila reale.