Vicino alla Val Visdende troviamo la Val Comelico e Sappada, due vallate che offrono diverse attrattive e sono attrezzate per ogni tipologia di turismo in tutte le stagioni: da chi cerca le emozioni dell’escursionismo a chi vuole godersi il relax della natura dolomitica.
La Val Comelico è composta da cinque comuni: San Pietro di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Nicolò di Comelico, Danta di Cadore e Comelico Superiore. Dal comprensorio delle piste da sci a Padola fino alle verdi camminate che si sviluppano infinite in tutta la zona, la Val Comelico ha una variegata offerta non solo sportiva ma anche culturale. Caratteristico infatti è il dialetto ladino, ancora parlato, e numerose sono le attrattive che raccontano del passato come i diversi musei etnografici e le architetture rurali. A Danta, terrazza panoramica della vallata, troviamo le Torbiere, ecosistemi millenari, e nel vicino lago di Sant’Anna è possibile praticare la pesca. Lungo i tròi, sentieri corredati da statue lignee, si possono visitare tutti i paesi di Comelico Superiore e le numerose chiese e chiesette nei paesi abbarbicati sulle pendici dei monti fanno della Val Comelico un luogo indimenticabile. E per gli amanti dello sport nordic walking, mountain bike, escursioni a cavallo e d’inverno sleddog, arrampicata sul ghiaccio e vie ferrate: Val Comelico, vacanza sulle Dolomiti autentiche. www.valcomelicodolomiti.it
Sappada / Plodn, isola linguistica germanofona, è divisa in quindici borgate (heivilan) circondate da una corona di montagne raggiungibili in poche ore di cammino dal centro abitato. È un centro turistico rinomato sia in inverno che in estate, grazie agli impianti per gli sport invernali e alle bellezze naturali della vallata come il Parco della Fauna Alpina, con esemplari di daini e camosci, le vicine Cascatelle sul Rio Mühlbach e i Laghi d’Olbe, in alta quota. L’Orrido dell’Acquatona all’entrata del paese, è una profonda forra scavata dalla forza del fiume Piave, che nasce proprio nella vicina Val Sesis. Nella zona di “Sappada Vecchia” si possono ammirare le antiche case in legno risalenti ai secoli XVII-XVIII costruite con la tecnica del Blockbau, ossia l’incastro di travi agli spigoli. Ogni borgata è caratterizzata dalla presenza di fontane, crocifissi e cappelline e fra le chiese presenti si menzionano la chiesa parrocchiale in stile barocco dedicata a S. Margherita (1779) con dipinti di Renzler, Moro e Barazzutti; la chiesa di S. Osvaldo a Cima Sappada (1732) e il Santuario Regina Pacis (1973). Oltre al dialetto (plodarisch), diffuse sono le tradizioni e le usanze lungo tutto l’arco dell’anno, come il Carnevale (Vosenòcht) con l’austera figura del Rollate. Il percorso storico e culturale comprende anche le visite al Museo etnografico “Giuseppe Fontana”, alla Casa museo della civiltà contadina e al Piccolo museo della Grande Guerra.